RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, "Smart City? No grazie!" in "L'urbanistica che cambia", (pp. 140-146) ISBN 978-88-95623-17-7, a cura di Massimo Angrilli, Franco Angeli 2013.
sabato 16 febbraio 2013
Smart City? No grazie!
Il concetto di Smart City, nel giro di pochi anni, si è trasformato da una
rappresentazione (forse poco sostanziale, ma sicuramente molto evocativa) di
futuribili città digitali, ad un termine inflazionato usato per indicare
processi virtuosi di qualsiasi natura: ambientali, economici, sociali,
trasportistici, etc. Oramai sembra che nessuna attività umana che si
voglia qualificare in termini positivi possa rinunciare all’aggettivo “smart”.
Se da un lato ciò è un bene perché sta contribuendo a sensibilizzare
tutti quanti sulle “buone prassi” legate alla sfera della sostenibilità e
dell’innovazione, dall’altro lato è evidente il rischio di disorientamento che
un abuso del termine può determinare. (continua)
RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, "Smart City? No grazie!" in "L'urbanistica che cambia", (pp. 140-146) ISBN 978-88-95623-17-7, a cura di Massimo Angrilli, Franco Angeli 2013.
RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, "Smart City? No grazie!" in "L'urbanistica che cambia", (pp. 140-146) ISBN 978-88-95623-17-7, a cura di Massimo Angrilli, Franco Angeli 2013.
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