martedì 22 dicembre 2009

E-planning: urbanistica e reti digitali

ABSTRACT - Al centro degli interessi di questo paper è il ruolo che le reti digitali avranno nel governo dei futuri processi di trasformazione urbana e territoriale. L’ipotesi assunta è che fino ad ora le innovazioni tecnologiche abbiano cambiato soprattutto i processi di acquisizione delle conoscenze e i processi di rappresentazione della città e del territorio, ma le loro potenzialità, ad es., sui processi di comunicazione delle scelte e sugli stessi processi decisionali in fase di elaborazione dei progetti e in fase di gestione degli stessi, non si siano ancora espressi in modo adeguato alle loro potenzialità. In altre parole possiamo affermare che siamo in una fase di transizione in cui stiamo usando le nuove tecnologie che l’ICT ci mette a disposizione, con le vecchie metodologie di elaborazione degli strumenti urbanistici. Ciò porta ad interrogarci sull’influenza che le reti digitali potranno avere sul futuro della progettazione urbana e territoriale e a porci sostanzialmente due domande: Come cambiano gli strumenti urbanistici, e più in generale i progetti di trasformazione urbana e territoriale, con l’utilizzo sempre più diffuso delle reti digitali? In un futuro non immediato le reti digitali avranno la capacità di modificare anche la forma fisica della città, assumendo un ruolo che in passato è stato di altre infrastrutture a rete? (continua)
RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, "E-planning: urbanistica e reti digitali", in M. UNALI, Abitare Virtuale, ed. Kappa (ITALY), Roma 2008 - ISBN: 978-88-7890-910-6. ROMA 2008

sabato 21 novembre 2009

Smart city adriatica

ABSTRACT - Questo paper sintetizza i primi risultati dell'unità di ricerca pescarese all'interno del PRIN 2006 “Opere pubbliche e città adriatica” (Ricerca interfacoltà Chieti-Ancona-Venezia). L’argomento trattato sono le reti digitali e le loro potenzialità applicate alla città del futuro. In particolare l’interesse è rivolto verso nuove utilizzazioni delle ICT (Information and Communications Technology) nel campo della progettazione urbana e territoriale da poter sperimentare all’interno del sistema di nuove centralità adriatiche. Quali risultati ci si attende da questo settore della ricerca? Il paper parte da un ipotesi: il settore della pianificazione e della progettazione urbanistica sta attualmente vivendo una fase di transizione che lo vede utilizzare le nuove tecnologie ICT con le vecchie metodologie di elaborazione dei progetti urbani e territoriali. Il primo obiettivo è quindi quello di indagare utilizzazioni innovative delle tecnologie ICT applicabili agli strumenti urbanistici, nell’intento di arricchire il progetto urbano prefigurando nuovi scenari che possono venirsi a determinare da un’utilizzazione diffusa delle reti digitali. (continua)
RIF. BIBLIO. - Paolo FUSERO, "Reti digitali e territori al futuro". In: AAVV, Opere pubbliche e città Adriatica, (pp. 124-137), Actar-D List, Barcellona 2008 (SPAIN) - ISBN: 978-88-95623-04-7.

mercoledì 28 ottobre 2009

Paesaggi Digitali

ABSTRACT - È probabile che in futuro, la distinzione tra “territori ricchi” e “territori poveri” diventi sempre meno significativa, e che emerga invece il concetto di “territori intelligenti” da contrapporre a quei territori che non presentano queste attitudini. Ma cosa significa per un territorio essere “intelligente”? Il paper sostiene che ciò che rende “intelligente” un territorio è l’applicazione al suo interno di adeguate tecnologie dell’informazione e della comunicazione ai fini di ottenere il massimo dell’efficienza: maggiore competitività con minore consumo di risorse. Si possono distinguere almeno quattro modi di applicare l’intelligenza ai territori: progettare i territori in modo intelligente; ottenere informazioni intelligenti dai territori; progettare applicazioni intelligenti a servizio dei territori; utilizzare in modo intelligente i territori. (continua)

domenica 20 settembre 2009

E-CITY: reti digitali e città del futuro

ABSTRACT - Un'indagine articolata sulle innovazioni messe a disposizione dalle nuove tecnologie e sui significativi cambiamenti nella disciplina urbanistica e nei modelli urbani del futuro. Il progetto della città e del territorio vive una fase di transizione anche per l’avvento delle nuove tecnologie e della conseguente “rivoluzione digitale”; l’informazione e la comunicazione, che pervadono oramai tutti i campi della vita sociale, inducono modificazioni anche sostanziali ad ogni livello di attività, non ultime le funzioni urbane e le relazioni umane. E-city, descrive questi cambiamenti nelle sue tre parti: e-Network, sviluppo delle reti digitali e processi di trasformazione del territorio; e-Planning, strumenti di pianificazione e loro innovazioni in funzione dello sviluppo delle ICT; e-City, città e territori del futuro. Il libro propone uno sguardo innovativo: non soltanto gli aspetti tecnologici, sociologici o economici della questione, quanto piuttosto i nuovi modelli urbani che verranno a determinarsi in una società dell’informazione sempre più protesa verso la globalizzazione. In appendice, con un contributo dei ricercatori del Massachusetts Institute of Technology di Boston, alcune recenti ricerche del Senseable City Lab, su come le ICT aiutano a descrivere, comprendere, fruire e progettare la città del futuro. (continua)
RIF. BIBLIO. - FUSERO Paolo (2008). E-city: reti digitali e città del futuro, Actar-D List, Barcellona. ISBN: 978-88-95623-05-4.

domenica 23 agosto 2009

Urbanistica & internet

ABSTRACT - Che viviamo in una società ad alto contenuto tecnologico è un dato di fatto. Se un indicatore valido possono essere le statistiche di vendita di alcuni “gadget tecnologici” ci accorgiamo, ad esempio, che noi italiani primeggiamo (ahimè) nel possesso di telefonini, nell’utilizzo di messaggi sms e - dato piuttosto sorprendente - nell’installazione di navigatori satellitari per auto! Quanto poi questa sovraesposizione tecnologica abbia determinato effettivi cambiamenti nelle attività professionali di tutti i giorni è un dato ancora da verificare. Il paper propone una riflessione sulle influenze e le eventuali innovazioni che le nuove tecnologie informatiche, ed in particolare la rete internet, stanno avendo sulla disciplina urbanistica. Il filo del ragionamento svolto distingue due grandi settori in cui l’urbanistica viene applicata: l’insegnamento e la pratica professionale. Alla luce di ciò vengono delineati i possibili margini di innovazione indotti dalle nuove tecnologie informatiche sulle diverse professioni dell’urbanista: il professore universitario, il libero professionista e il funzionario di amministrazione pubblica. (continua)
RIF.BIBLIO. – Paolo Fusero, "Urbanistica & internet", Paper presentato al Convegno: Le frontiere della disciplina urbanistica, Pescara 15 giugno 2005.

giovedì 26 febbraio 2009

Genova, periferie e centri storici

ABSTRACT - A partire dall’inizio degli anni Novanta Genova è stata sede di importanti manifestazioni di richiamo internazionale: i mondiali di calcio nel 1990, le celebrazioni colombiane nel 1992, il vertice G8 nel 2001 fino ad arrivare ad essere designata “Capitale europea della cultura” nel 2004. La capacità di mettere in sinergia i finanziamenti straordinari legati a questi eventi all’interno di una strategia complessiva di riqualificazione della propria immagine urbana, ha contribuito a cambiare il volto della città. Un processo di progressiva trasformazione dei principali spazi pubblici e dei più importanti contenitori culturali della città che ha generato una sorta di effetto volano anche nei confronti delle iniziative imprenditoriali private. Oramai si può parlare di “modello Genova” per definire l’insieme delle strategie (urbanistiche, finanziarie, economiche, sociali) che hanno portato, nell’arco di un ventennio, la città dal baratro di una profonda crisi industriale ai riflettori di un ristretto circuito di città europee. Oggi alcuni spazi urbani, ad incominciare dal porto antico di Renzo Piano, fanno di Genova una delle città italiane più proiettate verso quella dimensione internazionale che fino a pochi anni fa andavamo cercando nelle piazze di Barcellona, o di Berlino, più ancora che nelle strade di Londra o Parigi. In un momento come questo in cui molti studiosi sono impegnati ad analizzare il successo di questo fenomeno, questo libro vuole volgere lo sguardo “dietro le quinte” di Genova capitale europea della cultura, lontano dai riflettori dell’Expo, dell’Acquario o dai tesori di Palazzo Ducale, andando a “curiosare” tra gli angoli meno conosciuti della sua periferia. Ne esce un quadro ricco di spunti interessanti, di riflessioni per certi versi inaspettate; una periferia che assume significati sensibilmente diversi da quelli di altre grandi città italiane. (continua)
RIF. BIBLIO. – Paolo Fusero, Genova: periferie e centri storici, Sala Editori, Pescara 2005 - ISBN: 88-85359-77-9

lunedì 26 gennaio 2009

Rapporto pubblico-privato nel PRG

Abstract - Questo testo è il capitolo introduttivo del libro "Il rapporto pubblico privato nel Prg", Palombi 2004, che esprime una critica radicale all’approcciosolo pubblicistico del Prg. Tale critica é costruita sulla convinzione che si sia definitivamente spezzata la fondamentale asimmetria di rapporto che si voleva legasse, nella lunga stagione del riformismo, l’operatore pubblico a quello privato, sancendo di fatto la dominanza del primo sul secondo. Le complesse trasformazioni che a partire dalla fine degli anni settanta sono intercorse nei modi di rapportarsi alla città, hanno indotto un sostanziale ripensamento delle metodologie di pianificazione: alla centralità assunta dal tema della scarsità di risorse e della loro possibile mobilitazione, fa riscontro l’ineludibilità di logiche di compartecipazione tra pubblico e privato. Appare molto difficile pensare oggi ad ipotesi di Piano estranee ad esse, anche se tutto ciò non sembra ancora aver prodotto regole precise atte a disciplinare i rapporti tra i numerosi attori del processo. Ad una possibile definizione di tali regole si é orientato questo lavoro di ricerca. Ciò che emerge dalle riflessioni sviluppate é la possibilità di pensare diversamente al processo di produzione del Piano, ai suoi temi rilevanti, e alle sue tecniche di formazione; una linea di riflessione che si confronta, in modo specifico ed attento, con un dibattito oramai molto ricco. (continua)
RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, Il rapporto pubblico-privato nel PRG: pratiche contesti e nuovi orizzonti. Palombi editori, Roma 2004 - ISBN: 88-7621-287-