lunedì 26 gennaio 2009

Rapporto pubblico-privato nel PRG

Abstract - Questo testo è il capitolo introduttivo del libro "Il rapporto pubblico privato nel Prg", Palombi 2004, che esprime una critica radicale all’approcciosolo pubblicistico del Prg. Tale critica é costruita sulla convinzione che si sia definitivamente spezzata la fondamentale asimmetria di rapporto che si voleva legasse, nella lunga stagione del riformismo, l’operatore pubblico a quello privato, sancendo di fatto la dominanza del primo sul secondo. Le complesse trasformazioni che a partire dalla fine degli anni settanta sono intercorse nei modi di rapportarsi alla città, hanno indotto un sostanziale ripensamento delle metodologie di pianificazione: alla centralità assunta dal tema della scarsità di risorse e della loro possibile mobilitazione, fa riscontro l’ineludibilità di logiche di compartecipazione tra pubblico e privato. Appare molto difficile pensare oggi ad ipotesi di Piano estranee ad esse, anche se tutto ciò non sembra ancora aver prodotto regole precise atte a disciplinare i rapporti tra i numerosi attori del processo. Ad una possibile definizione di tali regole si é orientato questo lavoro di ricerca. Ciò che emerge dalle riflessioni sviluppate é la possibilità di pensare diversamente al processo di produzione del Piano, ai suoi temi rilevanti, e alle sue tecniche di formazione; una linea di riflessione che si confronta, in modo specifico ed attento, con un dibattito oramai molto ricco. (continua)
RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, Il rapporto pubblico-privato nel PRG: pratiche contesti e nuovi orizzonti. Palombi editori, Roma 2004 - ISBN: 88-7621-287-