venerdì 19 novembre 2010

La ricostruzione in Wenchuan (China)

ABSTRACT - Alle 14:28 del 12 maggio 2008 un terremoto di magnitudo 8.0 della scala Richter ha colpito la Regione dello Wenchuan in Cina, provocando la morte accertata di circa 69.226 persone e la scomparsa di altre 17.923; 374.643 i feriti; milioni i senzatetto. Numerose città sono state devastate e un largo numero di villaggi rurali completamente rasi al suolo. Dalle dimensioni del fenomeno è facile intuire quanto possa essere difficoltoso il processo di ricostruzione. A distanza di quasi tre anni molte cose sono state fatte, ed altre sono avviate per promuovere la ripresa e la ricostruzione dei territori colpiti. In questo paper si da conto dei contenuti dei principali strumenti di pianificazione predisposti per far fronte all'emergenza, in particolare il Rapporto “Overall Planning for Post-Wenchuan Earthquake Restoration”, elaborato dal “National Development and Reform Committee” (NDRC) del Governo centrale cinese, lo strumento che forse più di ogni altro ha saputo tracciare la strada dell’intero processo di ricostruzione. (continua)
RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, "Apprendere dall'esperienza", in A. Clementi e P. Fusero (a cura di) Ricominciare dall'Abruzzo, Actar-D List, Barcelona (Spain) 2010 - ISBN 978-88-95623-47-4

mercoledì 16 giugno 2010

Abruzzo post earthquake reconstruction


ABSTRACT . After the Abruzzo earthquake the housing emergency was addressed by adopting a new rebuilding model. The Italian experience of the last fifty years had determined otherwise, the refugees living in precarious housing arrangements for many years (containers). The first phase of assistance to the population, lasting 5-6 months, was characterized by fast construction of temporary solutions, certainly uncomfortable (tent camps, hotels). Afterwards the construction of two buildings residential programs to accommodate the displaced population has started: C.A.S.E. Project (Anti Seismic, Sustainable and Environment-Friendly Buildings) and the M.A.P. Plan (Temporary Accommodation in Modular Housing Unit).  Both projects (particularly in C.A.S.E. Project) have design features that ensure a long life well beyond the housing emergency phase, which hopefully can be contained in 10-15 years.  Therefore some issues require a response: the reuse of settlements after the emergency fase; the local contexts inclusion; the strategy for revitalizing the local economies implementation.  (continua)

RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, "Thinking about Abruzzo post.earthquake", in URBACT Biannual Report 2010, p. 9-10

martedì 4 maggio 2010

Digital Urban Planning

ABSTRACT - La diffusione delle ICT sta profondamente modificando i sistemi di relazione e molte attività delle società più avanzate, basti pensare all’home banking, all’e-commerce, all’e-government, al trading on-line, etc. Nel campo delle scienze urbanistiche sembra però esistere un’inerzia iniziale che contrasta la messa a punto di nuove metodologie e di nuovi strumenti. Attualmente, all’interno dei processi di governo del territorio, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione vengono utilizzate in maniera ridotta rispetto alle loro potenzialità, limitandosi perlopiù al solo livello rappresentativo. Il paper indica la strada verso un utilizzo più complesso delle ICT nel campo della progettazione urbana e territoriale, distinguendo le operazioni che hanno subito cambiamenti (anche sostanziali) nel passaggio dalle metodologie tradizionali a quelle digitali, da quelle che invece sono rese possibili solo attraverso l'utilizzo delle ICT e che quindi rappresentano un livello innovativo ancora più avanzato. (
RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, E-city: digital network and city of the future, Actar-D List, Barcelona (Spain) 2008 - ISBN: 978-88-95623-06-1

martedì 6 aprile 2010

L'Aquila un anno dopo

ABSTRACT - E’ passato un anno dal 6 aprile 2009 quando in piena notte, alle 03:32, un sisma di intensità pari a 5,8 della scala Richter ha colpito L’Aquila e la sua Provincia. L'evento è stato preceduto da una lunga serie di scosse iniziate a dicembre 2008 e protrattesi con intensità sempre crescente fino al terremoto di inizio aprile che ha causato la morte di 308 persone e ha cambiato la vita a moltissime altre. Anche i danni al patrimonio edilizio risultano evidenti fin dalle prime ore: il 32% degli edifici privati sono inagibili, così come il 21% di quelli pubblici e il 54% del patrimonio storico artistico. Alla fine di aprile circa 67.500 persone che hanno perduto la casa sono assistite dalla Protezione civile nei campi di accoglienza, negli alberghi della costa, o in altre situazioni abitative di fortuna. Nel corso dell’estate si aprono i cantieri del Piano C.A.S.E. e del Piano M.A.P, che con tempi rapidissimi offrono una soluzione abitativa confortevole a molti sfollati, ma ancora oggi a L'Aquila ci sono 2.455 persone che vivono negli alberghi, 622 negli appartamenti della scuola della Guardia di Finanza e 146 nella caserma Campomizzi. Gli alberghi sulla costa ne ospitano ancora 1.850 e altri 680 aquilani alloggiano in appartamenti lungo il litorale. A distanza di un anno dal sisma è quindi tempo di fare un bilancio scientifico sul processo di ricostruzione, valutandone luci ed ombre con l'intento costruttivo di tenere alta la tensione. Nelle note che seguono, dopo una rapida descrizione del modello posto in essere dalla Protezione Civile italiana, vengono analizzati i risultati raggiunti rispetto a tre obiettivi prioritari, l’emergenza abitativa, il recupero del patrimonio storico e la rinascita delle economie locali, riflettendo su alcuni rischi che si sono venuti a determinare ed alcune attenzioni che sarà opportuno prestare, nella consapevolezza che non si può ancora cantare vittoria per quanto di buono è certamente stato fatto, fin tanto che i tre obiettivi citati non saranno pienamente raggiunti. (continua)

RIF. BIBLIO. - Paolo FUSERO,
"Un primo bilancio della ricostruzione in Abruzzo". Urbanistica Informazioni n. 230, marzo-aprile. ISSN 0392-5005. pp. 23-26.

sabato 6 marzo 2010

Territori intelligenti e infrastrutture del futuro

ABSTRACT - In una società sempre più proiettata verso la produzione di servizi, l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione non è più da considerarsi un optional, ma diventa una condizione irrinunciabile per lo sviluppo e la competitività dei territori. Ciò implica che la pubblica amministrazione assuma un ruolo propositivo nella definizione delle strategie di sviluppo delle reti digitali. Non si tratta di sostituirsi ai privati nella fornitura di connettività, ma di promuovere lo sviluppo sul territorio di adeguate reti di telecomunicazione (e dei servizi che con esse possono essere erogati) attraverso il coordinamento di specifici progetti di cofinanziamento che vedano la partecipazione mista pubblico-privato sullo sfondo di un insieme di priorità costruito in ragione di politiche di riequilibrio territoriale. Il quadro strategico che ne risulta è costituito da un insieme di territori intelligenti formati da network, dove ciascun polo è il punto di incrocio e di commutazione di reti multiple: non solo collegamenti su gomma, su ferro, aerei, ma anche sistemi di telecomunicazione e reti digitali. (continua)

RIF. BIBLIO. - Paolo FUSERO, "Territori intelligenti e infrastrutture del futuro". In: AAVV, Hiper Adriatica, (pp. 178-185), Actar-D List, Barcellona 2010 (SPAIN) - ISBN: 9978-88-95623-17-7.

sabato 6 febbraio 2010

Innovazione competitività e sviluppo territoriale

ABSTRACT - Questo testo raccoglie, in forma di working paper, i contributi degli autori che sono stati selezionati per partecipare all’Atelier n. 5 della XIII Conferenza Società Italiana degli Urbanisti 2010 sul tema: “Innovazione competitività e sviluppo territoriale”. Obiettivo dell’Atelier è riflettere su come gli aspetti innovativi della ricerca scientifica possano dare un impulso alla competitività territoriale in un’ottica di sostenibilità ambientale e sociale. I paper individuano, in modo più o meno esplicito, diverse questioni che paiono essere, in questo momento del dibattito disciplinare, particolarmente fertili: in primo luogo lo sviluppo dell’Information and Communication Technologies (ICT) ed i suoi effetti sui modelli urbani del futuro; in secondo luogo alcuni aspetti innovativi della ricerca scientifica che, spinti dalle politiche di coesione europee, possono dare un impulso alla competitività dei territori locali: ad es. l’utilizzo di reti e applicazioni digitali, l’economia della conoscenza, le fonti energetiche rinnovabili, la sostenibilità ambientale e sociale, il binomio "identità-qualità", etc. A partire da queste considerazioni, l’Atelier vuole volgere lo sguardo al futuro ponendo al centro degli interessi non tanto gli aspetti tecnologici, sociologici o economici della questione, quanto piuttosto i nuovi modelli di città che potrebbero venirsi a determinare in una società dell’in­formazione decisamente orientata verso la globalizzazione.
RIF. BIBLIO. - AAVV (in corso di pubblicazione), Innovazione, competitività e sviluppo territoriale, SIU-Planum, Roma 2010

sabato 23 gennaio 2010

E-city: digital network and city of the future

ABSTRACT - E-city is an analysis on the development of Information and Communication Technologies. It is a study that illustrates the innovations introduced by new technologies and the significant changes in urban planning and in future urban models. The planning of cities and territories is going through a transitional phase partly due to the advent of new technologies and the resulting “digital revolution”. Information and communica tion, which now permeate all aspects of social life, induce even substantial changes at all levels of activities, including urban functions and human relations. E-city describes these changes in three parts: e-Network, development of digital networks and territorial transformation processes; e-Planning, planning instruments and their innova tions related to ICT development; e-City, cities and territories of the future. The book adopts an innovative approach: not only the technological, sociological or economical aspects of the phenomenon, but rather the new urban models emerging from an information society that is increasingly geared towards globalisation. In the appendix, with a contribution from resear chers at the Massachusetts Institute of Technology in Boston, the reader will find some recent studies of the Senseable City Lab, on how ICTs help describe, understand, use and plan the cities of the future. (continue)
RIF. BIBLIO. - Paolo Fusero, E-city: digital network and city of the future, Actar-D List, Barcelona (Spain) 2008 - ISBN: 978-88-95623-06-1